
Condizioni legali della fotografia di eventi in Italia: Privacy e diritto all'immagine
Neurapix
10 giu 2025
La privacy e i diritti della personalità stanno diventando sempre più rilevanti per i fotografi professionisti che ritraggono persone durante eventi o all'interno di strutture scolastiche. Se lavori come fotografo di matrimoni, eventi aziendali o servizi fotografici in asili e scuole, ti confronti inevitabilmente con normative che stabiliscono in quali condizioni è possibile fotografare le persone. Dal momento in cui è entrato in vigore il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR - Regolamento UE 2016/679), la situazione giuridica è diventata più articolata anche in Italia.
In questa guida pratica ti spiego in modo semplice e diretto quali regole si applicano ai fotografi di eventi in Italia, a cosa fare attenzione durante matrimoni o shooting scolastici e come gestire in modo conforme alla legge la pubblicazione delle foto, la condivisione dei dati e l’eventuale collaborazione con fornitori esterni. L’obiettivo è fornirti una panoramica compatta per lavorare in tranquillità, con professionalità e nel pieno rispetto delle normative italiane.
Perché matrimoni e fotografia scolastica richiedono particolare attenzione
Chi fotografa matrimoni si trova quasi sempre davanti a un gran numero di ospiti, tutti tutelati dal diritto alla propria immagine. Anche se gli sposi desiderano una documentazione completa della giornata, molti invitati potrebbero non voler apparire nelle foto senza averlo autorizzato. La questione se sia necessario ottenere il consenso di ogni singolo ospite si presenta regolarmente.
Per quanto riguarda asili e scuole, i bambini godono in Italia di una protezione legale rafforzata. In questi casi, è indispensabile ottenere il consenso informato dei genitori – e nella prassi italiana, si raccomanda che entrambi i genitori firmino. La situazione si complica ulteriormente se le immagini dovranno essere utilizzate anche per fini promozionali o pubblicate su internet.
Dato che sia i matrimoni che i servizi fotografici scolastici sono situazioni intime e delicate ma al contempo coinvolgono molte persone, è fondamentale conoscere la normativa e prestare particolare attenzione agli aspetti legati alla privacy.
Fondamenti giuridici in Italia
Diritto all’immagine e diritti della personalità
In Italia, il diritto all'immagine è tutelato come diritto della personalità, sancito dall’articolo 10 del Codice Civile e dagli articoli 96 e 97 della Legge sul diritto d’autore (Legge 22 aprile 1941, n. 633).
Regola generale (art. 96 L. 633/41): l’immagine di una persona non può essere esposta, riprodotta o messa in commercio senza il suo consenso, tranne che in alcuni casi previsti dalla legge.
Eccezioni (art. 97 L. 633/41): non è necessario il consenso quando l’immagine è giustificata dalla notorietà della persona o dalla sua funzione pubblica, per fini di giustizia o sicurezza, oppure per scopi scientifici, didattici o culturali, o se è stata scattata durante eventi di interesse pubblico o in luoghi pubblici, purché non venga leso l’onore o la reputazione del soggetto.
Nota importante: un matrimonio, pur potendosi svolgere in un luogo pubblico come una chiesa, è considerato un evento privato e non rientra normalmente tra le "manifestazioni di interesse pubblico". Lo stesso vale per eventi scolastici. Quindi, in questi contesti, è sempre necessario ottenere il consenso prima di pubblicare foto riconoscibili delle persone ritratte.
Obblighi previsti dal GDPR (Regolamento UE 2016/679) in Italia
In base al GDPR, una foto di una persona è considerata un dato personale, soprattutto se la persona è riconoscibile. In certi casi, può addirittura essere qualificata come “dato biometrico”, soprattutto se si utilizzano tecnologie in grado di identificare univocamente il volto.
In quanto fotografo, sei il titolare del trattamento (titolare del trattamento dei dati personali) e sei responsabile di fornire un'informativa chiara, raccogliere i consensi necessari e rispettare i diritti dei soggetti ritratti.
Le basi giuridiche più comuni per trattare immagini in Italia sono:
Consenso esplicito (art. 6, par. 1, lett. a GDPR): È la base preferita dalla normativa italiana per la pubblicazione di foto. Il consenso deve essere libero, specifico, informato e documentato. Per i minori, è raccomandato il consenso di entrambi i genitori.
Necessità contrattuale (art. 6, par. 1, lett. b GDPR): Se il contratto è stipulato con gli sposi o con una scuola, il trattamento dei loro dati è legittimo per adempiere al contratto. Tuttavia, questo non copre automaticamente l’uso delle immagini dei partecipanti non contraenti (come gli invitati o i bambini fotografati a scuola).
Legittimo interesse (art. 6, par. 1, lett. f GDPR): Può essere usato in casi limitati, ad esempio per documentare un evento, purché non prevalga l’interesse o i diritti dei soggetti ritratti. In Italia, tuttavia, si raccomanda cautela: l’uso di questa base giuridica per fotografie di eventi privati è considerato rischioso, e si consiglia di ottenere il consenso esplicito ogni volta che è possibile.
Obbligo di informativa: Devi fornire una informativa privacy (informativa ai sensi dell’art. 13 GDPR) ai soggetti ritratti, che specifichi chi è il titolare, per quali scopi vengono usate le immagini, per quanto tempo verranno conservate e a chi verranno eventualmente comunicate. Questo vale anche se utilizzi le immagini solo per un album fotografico privato.
Foto di matrimoni ed eventi – cosa è permesso?
Durante eventi privati come matrimoni o feste scolastiche, spesso ci si chiede se sia necessario ottenere il consenso di tutti i presenti. In teoria sì, ma nella pratica può essere complesso – soprattutto se le foto restano nel contesto privato.
In molti casi puoi fare affidamento sul consenso informato o implicito, soprattutto se le immagini vengono utilizzate solo per scopi personali e condivise in modo limitato. Tuttavia, in Italia è sempre raccomandabile ottenere consenso scritto se si prevede una pubblicazione, anche solo sul sito web o sui social del fotografo.
Consigli pratici: Informa gli invitati che saranno scattate delle foto. Puoi farlo con un cartello all’ingresso, una nota sull’invito o un breve annuncio all’inizio dell’evento. Una frase come “Durante l’evento saranno scattate fotografie a fini documentativi. Chi preferisce non essere fotografato è pregato di segnalarlo” è sufficiente per adempiere agli obblighi di trasparenza previsti dal GDPR.

Foto di gruppo
Le regole non cambiano neanche per le foto di gruppo: ogni persona riconoscibile ha il diritto di decidere sull’uso della propria immagine. Anche qui si può ricorrere al legittimo interesse o al consenso implicito, ma se la foto viene pubblicata o utilizzata commercialmente, è sempre meglio avere il consenso di tutti.
Suggerimento: Prima di scattare una foto di gruppo, avvisa verbalmente i presenti. Chi non desidera essere ritratto può spostarsi o girarsi. Questo approccio è ben visto anche dai garanti privacy italiani.
Fotografare bambini – regole particolari
I minori godono di una tutela ancora più forte. Anche se il bambino è presente con i genitori, non puoi pubblicare alcuna immagine senza il consenso scritto dei genitori – e secondo le migliori pratiche italiane, di entrambi i genitori.
Matrimoni con bambini: I genitori presenti possono decidere se il loro figlio può essere fotografato. Tuttavia, se le immagini verranno pubblicate, la liberatoria firmata è indispensabile.
Servizi fotografici in asili e scuole: In questi casi, è normale che la scuola raccolga le liberatorie dei genitori in anticipo, spesso tramite moduli standard. Senza questo consenso scritto, il bambino non può essere ritratto, nemmeno per foto di gruppo. Alcune scuole organizzano le foto in modo da escludere i bambini per cui il consenso non è stato ottenuto o sfocano i volti nelle versioni pubblicate.
Uso a fini promozionali: Se intendi usare le immagini per promozione (portfolio, social, pubblicità), serve sempre il consenso scritto dei genitori. Il mancato rispetto può comportare sanzioni amministrative, richieste di risarcimento e persino responsabilità penali, come previsto dal Codice Privacy italiano (D. Lgs. 196/2003, art. 167).
Utilizzo delle foto – cosa è consentito?
Consegna al cliente
Se sei stato incaricato da una coppia per un matrimonio o da una scuola per uno shooting, puoi consegnare le immagini agli sposi o ai genitori. Questa consegna è coperta dal contratto e non richiede un consenso ulteriore, purché le immagini non vengano divulgate al di fuori del contesto familiare.
Condivisione con ospiti e terzi
La situazione si complica se sei tu, come fotografo, a voler condividere attivamente le foto con gli invitati o con soggetti terzi. In Italia, per rispettare il principio di minimizzazione dei dati, è preferibile che siano gli sposi o la scuola a occuparsi della diffusione delle foto.
Soluzione consigliata: crea una galleria online protetta da password e comunicala solo ai clienti (ad esempio agli sposi), che a loro volta potranno condividerla con chi vogliono. È importante specificare questa modalità nel contratto e inserire un’informativa sul trattamento dei dati.
Pubblicazione (sito, social media, pubblicità)
Se desideri usare le immagini nel tuo sito web, nel portfolio o sui social network, hai bisogno di un’autorizzazione scritta (liberatoria) da parte dei soggetti ritratti. Il silenzio-assenso non è valido: la mancata opposizione non equivale a consenso.
In particolare per i minori, la liberatoria dei genitori deve essere chiara e specifica. Molti fotografi italiani includono una clausola nel contratto con gli sposi in cui si stabilisce che alcune foto potranno essere utilizzate nel portfolio del fotografo. Tuttavia, per foto di gruppo con ospiti identificabili, è necessario ottenere consensi aggiuntivi oppure evitare la pubblicazione.
Collaborazioni con fornitori esterni e gallerie online
Nel lavoro quotidiano, capita spesso di utilizzare laboratori di stampa, retoucher freelance o servizi di cloud storage. In questi casi, entri nel campo della nomina a Responsabile del Trattamento ai sensi dell’art. 28 GDPR.
Esempi comuni di Responsabili del Trattamento:
Editor di immagini esterni (retoucher)
Laboratori di stampa che ricevono i file dei clienti
Fornitori di gallerie online o cloud per il backup
Per ciascuno di questi soggetti, devi stipulare un contratto di nomina a Responsabile del Trattamento (nomina a responsabile esterno) in cui si stabilisce che i dati (le foto) verranno trattati esclusivamente secondo le tue istruzioni, non saranno divulgati a terzi e verranno cancellati dopo l’utilizzo.
Cloud e gallerie online
Se usi servizi cloud per conservare o consegnare le immagini, accertati che:
I server siano situati in UE, oppure che esistano garanzie legali adeguate per i trasferimenti extra-UE (es. clausole contrattuali standard)
I dati siano protetti da cifratura e accesso sicuro
Il fornitore sia disponibile a firmare un contratto da Responsabile del Trattamento
Molti fornitori italiani o europei offrono modelli di contratto conformi al GDPR. Se usi servizi extra-UE (es. Dropbox, Google Drive), verifica che offrano garanzie adeguate e firma clausole appropriate.
Il fotografo è lui stesso un Responsabile del Trattamento?
A volte, clienti come scuole o aziende chiedono al fotografo di firmare un contratto di nomina a Responsabile del Trattamento, trattandolo come un semplice fornitore. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il fotografo agisce come titolare del trattamento, e non come responsabile.
Questo perché il fotografo sceglie in autonomia l’attrezzatura, le modalità di scatto, la selezione e l’elaborazione delle immagini. Ha quindi piena responsabilità e finalità proprie, come ad esempio l’uso promozionale del proprio portafoglio fotografico.
Quando è davvero Responsabile del Trattamento: Se, invece, la scuola o l’azienda definisce ogni aspetto del servizio e tu ti limiti a eseguire tecnicamente, potresti rientrare nella categoria di responsabile e dovresti firmare la relativa nomina. Questo accade più spesso nei servizi scolastici istituzionali.
Attenzione: Se tu, a tua volta, incarichi terzi (retoucher, stampatori, hosting cloud), sei obbligato a nominarli Responsabili del Trattamento e a verificare la loro conformità al GDPR.
Checklist per lavorare in modo conforme alla legge
Per aiutarti a gestire il lavoro quotidiano in modo sicuro e conforme alla normativa italiana, ecco un riepilogo pratico dei punti chiave. Puoi adattarlo al tuo flusso di lavoro:
Prima dello shooting
Chiedi i consensi: Se prevedi una pubblicazione, ottieni una liberatoria scritta da ogni persona ritratta. Per i minori, è raccomandato il consenso di entrambi i genitori.
Contratto e descrizione del servizio: Specifica chiaramente i termini del servizio, l’utilizzo previsto delle immagini e gli aspetti legati alla privacy. Inserisci una clausola per l’uso nel portafoglio fotografico, se previsto, e allega l’informativa privacy.
Durante l’evento o lo shooting
Informa gli ospiti: Usa un cartello, una nota nel programma o un annuncio per segnalare che saranno scattate foto. È un obbligo di trasparenza previsto dal GDPR.
Rispetta il diritto di opposizione: Se qualcuno ti chiede di non essere fotografato, devi rispettare la sua richiesta. In Italia si tratta di un vero e proprio diritto previsto dal GDPR.
Dopo lo shooting
Selezione e post-produzione: Trasmetti solo le immagini necessarie a eventuali collaboratori esterni, assicurandoti che siano vincolati da un contratto come Responsabili del Trattamento.
Conservazione dei dati: Usa supporti sicuri e cifrati. Se utilizzi servizi cloud, verifica che siano conformi al GDPR e che i server si trovino in Europa.
Consegna delle immagini
Ai clienti: La consegna agli sposi o ai genitori è coperta dal contratto ed è lecita.
Ad altri ospiti: È preferibile che le immagini siano condivise dagli sposi o dalla scuola. Se le condividi tu, usa gallerie protette da password e definisci il tutto nel contratto.
A partner o terzi: Se le immagini verranno utilizzate da agenzie o per altri scopi commerciali, serve un nuovo consenso specifico da parte dei soggetti ritratti.
Pubblicazione
Portfolio e social media: Usa solo foto per le quali hai il consenso esplicito. Per i minori è obbligatorio il consenso scritto dei genitori. Anche per foto di gruppo servono i consensi di tutti i soggetti riconoscibili.
Revoca del consenso: Chi ha dato il consenso può revocarlo in qualsiasi momento. In tal caso, devi rimuovere la foto da siti, social e gallerie online.
Documentazione
Tieni traccia: Conserva contratti, liberatorie, email e ogni documento che provi il consenso ricevuto. Potrebbero servirti in caso di controlli o contestazioni.
Informativa e registri: Redigi una semplice informativa sulla privacy da fornire ai soggetti fotografati. Annota in un registro interno: quali dati raccogli, per quali finalità, con chi li condividi e per quanto tempo li conservi.
Conclusione
Per chi lavora nel mondo della fotografia professionale, conoscere e applicare le norme su privacy e diritti della personalità è oggi indispensabile.
In Italia, il diritto all'immagine e il GDPR impongono regole precise: senza consenso, non puoi pubblicare le foto delle persone. Questo vale anche per foto di bambini, dove il consenso scritto di entrambi i genitori è raccomandato.
Durante i matrimoni puoi talvolta fare affidamento sul consenso implicito o su un interesse legittimo per scattare foto, ma la pubblicazione richiede sempre una liberatoria. Nei servizi scolastici, il consenso è praticamente sempre obbligatorio.
Inoltre, se collabori con editor, laboratori di stampa o piattaforme cloud, devi stipulare un contratto da Responsabile del Trattamento per ognuno di loro, come previsto dall’art. 28 GDPR.
Seguendo queste regole mostri professionalità, ispiri fiducia nei tuoi clienti e ti proteggi da sanzioni. Se hai dubbi, chiedi consiglio a un avvocato esperto o consulta le linee guida e modelli messi a disposizione dalle associazioni di categoria o dal Garante per la Privacy. Lavorare in modo conforme alla legge non è solo un obbligo, ma anche un segno di qualità apprezzato dai clienti.
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Informazioni su Neurapix
Neurapix è una startup tedesca con sede a Gottinga. Fondata nel 2021, l’azienda ha sviluppato un’intelligenza artificiale in grado di apprendere stili di editing fotografico personalizzati e applicarli direttamente all’interno di Adobe Lightroom. Questo consente ai fotografi di modificare grandi volumi di foto nel proprio stile in pochissimo tempo, risparmiando così una notevole quantità di lavoro.
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